martedì 19 agosto 2014

NAPOLI A STOCCOLMA. Una città, le sue canzoni e le melodie che hanno affascinato gli Svedesi


La grande tradizione melodica della canzone Italiana, ha sicuramente nella canzone napoletana una delle sue punte di diamante. Apprezzata e amata anche fuori dai nostri confini, ha ispirato molti illustri interpreti che, frequentemente, hanno attinto ad alcuni classici per i loro repertori. Basterebbe ricordare Elvis Presley con la sua "It's now or never" (O Sole mio) e "Sul mare luccica" (Santa Lucia)". Proprio quest'ultima canzone mi ha dato spunto per l'argomento di oggi che è l'incontro della musica napoletana con quella di un paese a me assai caro : la Svezia.

"Sul mare luccica" (o più semplicemente "Santa Lucia") fu scritta nel 1849 da Teodoro Cottrau, napoletano di origine francese che, nella prima stesura scrisse il testo in vernacolo. La canzone, definita una "barcarole", ossia una di quelle canzoni tipiche delle tradizioni marinaresche e, nel caso specifico, dei pescatori che abitavano il quartiere napoletano di Santa Lucia (negli anni '70 famoso per essere la patria dei contrabbandieri di sigarette) era destinata a entrare nella storia musicale mondiale. La canzone non ottenne un immediato successo fino a quando Cottrau non fece un testo anche in Italiano che ne aumentò a dismisura la popolarità.

Sankta Lucia
In Svezia, questa canzone, è quasi un simbolo nazionale essendo diventata, chiaramente con un testo in svedese, la canzone tradizionale per i festeggiamenti del 13 Dicembre, giorno di Santa Lucia e momento particolarmente sentito da tutti gli Svedesi che celebrano in quel giorno il passaggio tra il buio perenne dell'inverno e il ritorno alla luce di cui la Santa siracusana ne è divenuta il simbolo. Nel testo svedese il quartiere napoletano ha fatto spazio alla Santa da cui prende il nome. Cori formati da ragazzi e ragazze in veste bianca con una candela in mano e la "Lucia" di turno con la corona di candele accese in testa, portano la luce un pò in tutte le città svedesi, cantando canzoni tradizionali, fra le quali il posto d'onore spetta proprio a "Luciasången" o "Sankta Lucia, ljusklara hägring". Assistere all'esibizione di questi cori è sempre una cosa suggestiva e che vale la pena vedere ed ascoltare. C'è poco di religioso in questa celebrazione e, come tutte le più grandi festività svedesi, essa trae origine da una tradizione pagana, anche se è dal 1700 che la festa viene celebrata e, dai primi del '900 che ha assunto le modalità con la quale possiamo vederla anche noi, compresa la canzone che ne è diventata il simbolo. Possiamo, a ragione, definirla la "madre di tutte le cover svedesi di canzoni italiane.

L'incisione di Sancta Lucia del grande
Sven-Olof Sandberg
Caruso aveva Santa Lucia nel suo repertorio


Esplorando il panorama discografico svedese ho trovato una enorme quantità di materiale interessante, una serie insospettabile di canzoni italiane reinterpretate in lingua svedese, canzoni cantate da interpreti svedesi in italiano ed anche in napoletano, per finire a canzoni originali svedesi con ambientazioni, titoli e riferimenti al nostro paese. Ma l'argomento di oggi sono le canzoni napoletane e le canzone che hanno per tema Napoli, entrate a far parte delle discografie di cantanti svedesi e sono davvero tante. Già nel 1934 Sven-Olof Sandberg, accompagnato da Eckert Lundin, si esibiva con la canzone "Capri"(canzone assolutamente non italiana) alla quale fecero seguito nel 1939 "O Mia bella Napoli" e, nel 1944, una versione di "Santa Lucia".
Il classico "O Mia Bella Napoli" fu anche interpretato, nel 1965, da Åke Söhr.

Un EP di Åke Söhr con "O mia bella Napoli"
Sven-Olof Sandberg in una incisione
ispirata a una ambientazione Caprese















Ma se parliamo di "classici", fra queste non poteva certo mancare un altro pezzo forte della tradizione partenopea, ovvero "O' Sole mio".

Luciano Pavarotti , un grande interprete di"O Sole Mio"

Jussi Björling
Ne esistono tantissime versioni un pò per tutti i gusti, in svedese e in napoletano,cantata da molti tenori e incisa su dischi a 78 giri. Bisogna aspettare il 1958 per trovarla nel formato 45 giri ad opera del tenore Jussi Björling ( 5 Febbraio 1911, Borlänge - 9 Settembre 1960) che la interpreta in lingua originale. Una versione in Svedese del 1967, intitolata "Serenad till Patricia", viene incisa da Thore Skogman (9 Marzo 1931  Hallstahammar - 9 Dicembre 2007  Gävle), popolare compositore e cantante. Fra le numerose versioni strumentali segnalo quella di Arne Lamberth (13 Ottobre 1926 Mjölby, Östergötland - 21 november 1977 Hjärnarp), ottimo trombettista uscita nel 1975.


"Serenad Till Patricia", la versione di
Thore Skogman di "O Sole Mio"

Versione strumentale di Arne Lamberth

















Altra versione strumentale
Anche Benny Andersson degli ABBA
aveva nel repertorio della sua orchestra (BAO)
una versione di "O Sole Mio"


























Da segnalare una versione strumentale di Arne Domnerus e Bengt Halberg e  la versione inserita nel disco della BAO, ovvero la Benny Andersson Orchestra (si, proprio Mr. ABBA) e intitolato appunto "BAO på Turnè" del 2006, un disco di grandi pezzi comprendente alcuni classici, "O Sole mio" fra questi. La canzone, viene interpretata da due dei cantanti che si esibiscono con l'orchestra di Benny, Tommy Körberg ed Helen Sjöholm.



Altra canzone di grande successo, sul finire degli anni '50,  fu "Cerasella" in Italia portata al successo da Gloria Christian e Wilma De Angelis. Il titolo svedese è "I Körsbärstid" (Il tempo delle ciliegie) ed è stata incisa da diversi interpreti. Towa Carson (31 Marzo 1936, Eskilstuna) ; Bibi Johns ( 21 Gennaio 1929, Arboga) ; Bibi Nyström ( 11 Novembre1925, Stockholm -17 Luglio 2010, Stockholm); Lily Berglund ( 21 Luglio 1928, Kvarnsveden, Dalarna - 15 Agosto 2010, Stockholm); Ann Louise Hansson (4 Aprile 1944, Kristianstad), Tutte e cinque le incisioni riportano in copertina il titolo in Italiano e tutte risalgono all'anno 1959. 



"Cerasella" di Gloria Christian

Le 5 incisioni in Svedese di "Cerasella"












Ingert Hoffman - "En Grabb i Neapel"

Ingert Hoffman ha una storia singolare. Dipendente delle Poste iniziò a cantare nel circolo dopolavoristico ma, quasi da subito, mise la sua voce al servizio di alcune famose orchestre Svedesi in voga negli anni '50. Rimase, comunque, dipendente delle Poste fino al 1972 per poi concludere la sua carriera lavorativa come segretaria in uno studio medico. Attinse anche lei dal repertorio Italiano e napoletano. Gli EP rimangono il supporto più utilizzato dalla cantante, come del resto da molti dei protagonisti di quel periodo, e, nella foto a fianco, vi è quello che contiene la sua versione di "En grabb i Neapel"(Guaglione) (1957).



Aurelio Fierro e la sua "Guaglione"
Lo spartito della canzone



















Al festival di Napoli del 1956 si impose una canzone che era stata originariamente assegnata al "Reuccio" Claudio Villa il quale però preferì cederla ad Aurelio Fierro. Si trattava della celebre "Guaglione". Al Festival a fare coppia con Fierro c'era Grazia Gresi. Il successo fu grande e immediato e varcò i confini nazionali fino ad arrivare in Svezia dove fu incisa da cantanti fra i più popolari del paese. Il testo svedese è abbastanza fedele all'originale e fu pubblicata con il titolo "En grabb i Neapel" (Un ragazzo di Napoli). Fra gli interpreti va ricordato Lars Lönndahl ( 19 Agosto 1928, Stockholm), sicuramente il cantante più popolare svedese negli anni '50 e '60, soprannominato "il Frank Sinatra svedese" e che gli Svedesi amano definire il "più vecchio teenager" del mondo.

Lars Lönndhal e un suo EP con
"En Grabb i Neapel"(Guaglione)


Le "Harmony sisters"  era un trio vocale finlandese che fu adottato musicalmente in Svezia. Il Trio iniziò la sua attività  nel 1935 ed era formato dalle sorelle Valtonen, Vera Enroth mezzosoprano, Maire Ojonen, contralto e Raija Avellan soprano. La loro carriera artistica finì nel 1956, in tempo per incidere un paio di pezzi Italiani fra i quali "En Grabb i Neapel"(Guaglione) (1956) 

Le "Harmony Sisters"

Ernie Englund (Chicago 26 Marzo 1928 - Visby, 21 Dicembre 2001),  fu un famoso musicista, trombettista . Nato a Chicago, negli Stati Uniti da genitori svedesi emigrati da Harnosand nel  1920 . Interprete nella big band di Les Brown nel 1944 all'età di 16 anni , successivamente in quella di Randy Brooks negli anni 1945-1947 . Tornato in Svezia nel 1952, si esibì in un concerto occasionale a Nalen, ricevendo molte attenzioni tanto da essere ingaggiato dalle orchestre di Carl- Henric Norin e quella di Arne Domnerus . Tornato negli Stati Uniti nel 1953 chiese di far parte dell'orchestra di Simon Brehm con il quale, tornato nuovamente in Svezia, ne fece parte nel periodo 1953-1954 . Successivamente, dopo aver formato un'orchestra tutta sua, a metà degli anni 1950,  divenne l'attrazione strumentale svedese più pagata. È diventato famoso per aver suonato e cantato nel primo disco di rock n ' roll Svedese nell' autunno 1952. Si trattava di una versione svedese di un pezzo di Bill Haley, "Crazy -man- crazy". Si stabilì a Las Vegas 1967-1970 . Negli anni 1973-1977 è stato impegnato in composizioni per orchestre militari a Sollefteå e, successivamente a Visby , dove visse fino al 1988 . Era famoso in patria per la sua incisione di " Gotland Summer Night " (1960 ). Fra le sue incisioni diversi pezzi "italiani" fra cui una versione strumentale di "En grabb i Neapel".

"Guaglione", versione di Ernie Englund

Nel 1950 Vincenzo De Crescenzo e Antonio Vian composero una delle canzoni Italiane più famose all'estero, "Luna Rossa". Claudio Villa ne fece un suo cavallo di battaglia e anche Carosone la incluse nel suo repertorio. Ma sono veramente tantissimi i cantanti italiani e stranieri che l'hanno inserita nelle loro discografie, uno fra tutti Frank Sinatra. Non poteva mancare la versione in svedese della solita Bibi Nyström che la incise nel 1956.

La "Luna Rossa" di Bibi Nyström
Claudio Villa "Luna Rossa",
un suo cavallo di battaglia



Fra le finaliste del Festival di Napoli del 1958 vi era "Basta 'Ammore pe' campà" con la quale si esibirono Giacomo Rondinella e Nick Pagano. La canzone fu incisa, successivamente anche da Gloria Christian e Miranda Martino. Anche di questa canzone esiste una versione in svedese e fu interpretata da Inger Berggren e da Mona Grain nel 1959, con il titolo "Basta 'Ammore".


Giacomo Rondinella

Mona Igraine Grain (27 Ottobre 1941, Västerås) , è una cantante svedese e protagonista di varietà.Ha iniziato a cantare all'età di 14 anni e ha gareggiato in diverse competizioni amatoriali a Västerås. Una buona carriera fra gli anni '50 fino alla fine degli anni '60. Vanta un paio di partecipazione al Melodifestivalen (il Sanremo svedese) e una partecipazione all'Eurofestival del 1962. 

Monia Grain "Basta 'Ammore"
Inger Berggren "Basta 'Ammore"



Il già più volte citato Lars Lönndahl incide nel 1958 un pezzo in Napoletano di Domenico Modugno, "Strada 'nfosa" che, in svedese, diviene "På en regnig gata" (In una strada piovosa). Gli altri tre pezzi di questo EP sono tutte cover di canzoni Italiane, ma verranno trattate in un nuovo articolo.

Lars "Lasse" Lönndhal
Il grande Domenico Modugno, "Strada 'nfosa"


Un altro pezzo di Modugno venne interpretato nel 1958 da Gerd Persson (22 Luglio 1933, Helsingborg), attualmente conosciuta con il nome di Gerd Mona Clarkson. Il pezzo in questione è " Lazzarella" che mantiene immutato il titolo anche nella versione in svedese. Non fu l'unica, in quanto anche Thory Gunhild Elisabet Bernhards (12 Ottobre 1920, Örebro), artisticamente conosciuta semplicemente come Tony Bernhards incise una versione. Il cognome originario era Berglind, ma fu artisticamente mutato in Bernhards in onore di suo padre, Thore Bernhards. Dopo aver trovato lavoro in una fabbrica di scarpe si dedicö, nel tempo libero, alla canzone, entrando a far parte di un quartetto femminile che si esibiva con canzoni "Hawaiane", Da solista raggiunse l'apice negli anni '50. Modugno scrisse la canzone per il film omonimo del 1957 e, lui stesso, fece parte del cast fra i quali, comparivano inoltre, Aurelio Fierro e un giovanissimo Terence Hill.

Domenico Modugno - "Lazzarella"




Thory Bernhards - "Lazzarella"
Gerd Persson - "Lazzarella"














Arja Saijonmaa
Arja Enna Helena Saijonmaa (1 Dicembre 1944, Sankt Michel - Finlandia), è una grande cantante Finlandese molto popolare in Svezia e con un vasto repertorio in lingua svedese. Nel 1982 pubblica l'album "Leksaker & Parfym" che significa "Balocchi & Profumi", prendendo spunto da una delle canzoni più popolari Italiane, cantata da Nilla Pizzi, Claudio Villa e altri ancora. La particolarità di questo bel disco dal vivo sta nel fatto che, tutte le tracce dell'album, sono canzoni Italiane cantate, in qualche caso in italiano e per il resto in svedese, fra le quali "Bella ciao". La track list include anche 4 canzoni napoletane : "Stinkosten" (Ciccio Formaggio), "Za Za" (Dove stà Zà Zà), "Regnet" (Chiove) e "Oh, mitt liv" ('O Surdate 'Nnammurato). Il risultato è eccellente e non solo per le 4 canzoni citate, ma per l'intero album, veramente di spessore e che mi permetto di consigliare (le tracce sono facilmente reperibili in rete) a tutti i lettori.


Il grande Nino Taranto





Il testo di "O Surdato 'nammurato"
Nino Taranto - "Ciccio Formaggio"


"Dove sta Zà Zà", spartito



Nino Taranto, 45 giri con "Ciccio Formaggio" 

Un'altra cantante di grande talento è Katarina Hellgren, padre svedese e una madre ebrea ungherese. Bravissima folk singer ha un vasto repertorio di ballate, canzoni popolari e canzoni d'autore, raccolte in vari paesi europei. Particolarmente stretto il suo legame con l'Italia, paese dove ha anche studiato e dove ha scoperto la poesia e la musica di Fabrizio De Andrè, tanto da mettere su uno spettacolo a lui dedicato intitolato "Amore che vieni" che ha portato in scena in Italia e in Svezia e dove riesce a dare una grande prova nell'interpretazione di numerosi pezzi di Faber. Di recente, il 23 marzo scorso, ha portato lo spettacolo a Stoccolma presso la Folkuniveritetet. Fra le canzoni del repertorio italiano vi è anche un classico della canzone napoletana, "Reginella", famosissima in tutto il mondo. Scritta nel 1917 da Libero Bovio, ebbe in Roberto Murolo uno dei migliori interpreti. Katarina e la sua versione svedese meritano l'attenzione degli appassionati.



 Lars Lönndhal, nel 1958, ci riprova con un successo di Renato carosone, "Chella là" che, in svedese diviene "Hon den Där". La stessa canzone verrä interpretata anche da Bibi Nyström.






"Hon Den Där", il titolo in svedese di "Chella là"
Renato Carosone, campione di successi


























Sempre nel 1958 un'altra cazone di Carosone viene cantata in svedese, questa volta da Brita Borg e da Towa Carson . Si tratta di "Torero" mentre, la cover della sua "Pianofortissimo",  viene trasformata in "Springschas-Visan" dalla band Johnny Svängman Showband med Ulla Andersson. 

Spartito


Brita Borg, la versione svedese di "Torero"
Renato Carosone - "Torero"












Towa Carson - "Torero"

Persino un pezzo di Salvatore Di Giacomo viene scelto da Jörgen Edman per inserirlo in un suo album : "Marechiare", il quale poi completa l'opera con il classico "Torna a Surriento".


L'album di Jörge Edman con i due
brani "napoletani"
In questo 45 giri di beniamino Gigli
 i due pezzi inseriti nell'album
di Jörgen Edman














Per concludere questo elenco (sicuramente non esaustivo) dedicato a canzoni e suggestioni napoletane in terra svedese, esistono alcune canzoni,  non cantate in napoletano, ma che hanno comunque Napoli al centro dell'attenzione.

Nel 1959, Carlo Donida scrive "Mais Oui" conosciuta anche con il titolo "Si Si Si Napoli" e la fa interpretare a Betty Curtis.  La canzone dal ritmo trascinante conquista il mercato scandivano con una versione in svedese, intitolata semplicemente "Napoli". Ad interpretarla fu Ann-Louise Hansson (nel 1961).


Spartito
EP con la canzone "Mais Oui"











Ann-Louise Hansson "Napoli" (Mais Oui)


Da segnalare una canzone originale svedese cantata da Siw Gunnel Margareta Malmkvist, in arte Siw Malmkvist (31 Dicembre 1936, Borstahusen, Landskrona),cantante di grandissimo successo e non solo in patria. Popolarissima in particolar modo in Germania con un vasto repertorio in lingua tedesca. Nel 1959 esce un EP che contiene una canzone dal titolo italiano "Buongiorno Amore" e testo in svedese e ambientazione napoletana. Ma la canzone è assolutamente svedese e scritta da autori svedesi.

Canzone di autori svedesi con titolo
 in italiano e ambientazione napoletana,
canta Siw Malmkvist

VIDEO


SANKTA LUCIA




Gloria Christian "Cerasella"


Aurelio Fierro "Guaglione"



Claudio Villa "Luna Rossa"



Siw Malmkvist "Buongiorno Amore"




















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